L'Amanita citrina è un fungo molto comune presente nei boschi di latifoglia e conifere
in suolo acido, in estate-autunno. Il cappello, di 4-10 cm, è carnoso,
inizialmente emisferico poi aperto, di colore giallo limone, o pallido, giallo verdastro ma anche tutto
bianco (var. alba), ricoperto da placche irregolari bianco brunastre, o anche rosate, resti
del velo generale, con l'orlo liscio. Le lamelle sono libere, fitte, irregolari, di colore bianco o
crema-giallastro. Il gambo misura 5-12 cm in altezza, è cilindrico, bianco o giallastro, fibrilloso,
terminante in un grosso bulbo marginato, con i lembi della volva; l'anello
è ampio e membranoso, leggermente striato e pendulo, dello stesso colore del gambo; la volva è
submembranacea, circoncisa, di colore
biancastro-ocraceo con anche riflessi rosati. La carne è bianca o leggermente gialla sotto la cuticola,
con un tipico odore di ravanello. L'Amanita citrina è da considerarsi non commestibile; di qualità scadente, è sconsigliata per il consumo anche perchè può essere confusa, dai meno esperti, con l'Amanita phalloides, mortale. Osservazioni sulle raccolte fotografate Tutte le raccolte fotografate sono state determinate tramite l'osservazione macroscopica, più che sufficiente per riconoscere con facilità la specie trattata. |
Foto 5 [IMG3250] - Canon EOS 7D, ob. EF-S 60mm f/2.8 Macro USM Monti Peloritani, 350m [P7], 10.XII.2014 Copyright © 2014 Salvatore Saitta |
Foto 6 [IMG5468] - Canon EOS 7D, ob. EF-S 60mm f/2.8 Macro USM Monti Peloritani, 450m [P2], 04.XII.2017 Copyright © 2017 Salvatore Saitta |