L'Amanita gemmata è un fungo molto comune, rinvenibile nei boschi di latifoglie e conifere in
suolo sabbioso o calcareo dall'inizio della primavera all'autunno, fino ai primi mesi d'inverno durante il quale
continua a fruttificare. Il cappello misura da 5 a 11 cm, è inizialmente emisferico, poi convesso o
conico, infine aperto, di colore giallo-giallo ocra o giallo pallido, con sfumature aranciate, qualche volta
decolorato; presenta resti di volva formanti piccole placche fioccose bianche, irregolari, o anche quasi completamente liscio, senza residui del velo generale, con il margine tipicamente striato. Le
lamelle sono libere, fitte, ineguali, bianche. Il gambo, di 6-15 cm di altezza è cilindrico,
ingrossato verso la base in un bulbo globoso o appena ingrossato, di colore bianco,
raramente nudo; l'anello è bianco, molto fragile e fugace, spesso assente, pendulo. La volva è
membranacea, sottile, circoncisa all'orlo o formante uno o più collari alla sommità del bulbo.
La carne è bianca, leggermente gialla sotto la cuticola, senza odore particolare. L'Amanita gemmata è molto probabilmente velenosa e quindi da evitare; può essere confusa con forme scolorite di Amanita pantherina, che possiede però cappello bruno, residui velari sul cappello e anello sempre presenti. Osservazioni sulle raccolte fotografate Tutte le raccolte illustrate sono state determinate dal semplice esame visivo, macroscopico, sufficiente per riconoscere la specie. |
Foto 7 [IMG3772] - Canon EOS 7D, ob. EF-S 60mm f/2.8 Macro USM Monti Peloritani, 350m [P7-P8], 09.I.2016 Copyright © 2016 Salvatore Saitta |
Foto 6 [IMG3771] - Canon EOS 7D, ob. EF-S 60mm f/2.8 Macro USM Monti Peloritani, 350m [P7-P8], 09.I.2016 Copyright © 2016 Salvatore Saitta |