L'Armillaria mellea è il famosissimo "chiodino", fungo molto conosciuto che cresce
cespitoso sui tronchi vivi o ceppaie di diverse latifoglie e conifere, in autunno. Il
cappello, di 4-7 fino a 15 cm di diametro, è inizialmente emisferico o conico, poi convesso e infine appianato, leggermente umbonato,
con la cuticola di colore variabile dal giallo-miele al bruno, grigio-verdastro, olivastro o bruno rossastro,
ricoperto da numerose minute scaglie, brune o seppia, più fitte al centro e che scompaiono nel fungo vecchio;
margine dapprima incurvato poi ondulato, striato. Le lamelle sono poco fitte, leggermente decorrenti sul gambo,
di colore bianco, giallastro o bruno, macchiate in vecchiaia. Il gambo, 5-12 fino a 20 cm, è cilindrico, attenuato alla base
quando fascicolato, oppure ingrossato in esemplari solitari, tenace e fibroso, di colore pallido in alto, bruno al centro e olivastro in basso, striato
sopra l'anello, fibrilloso in basso; l'anello è tipicamente bianco e striato nella parte superiore, giallastro e fioccoso in quella inferiore.
La carne è bianca, soda, tenace nel gambo. L'Armillaria mellea è commestibile, ma è consigliabile usufruire del solo cappello, perchè il gambo è troppo fibroso; deve inoltre essere consumato giovane e ben cotto perchè contiene tossine termolabili. Non va raccolto dopo gelate e non va conservato in congelatore da crudo. Ha comunque causato qualche intossicazione più o meno grave, specialmente in caso di alti consumi. Osservazioni sulle raccolte fotografate Tutte le raccolte sono state determinate dall'esame macroscopico essendo la specie di semplice riconoscimento. |
Foto 3 [IMG0467] - TUR-A 215701 - Canon EOS 7D, ob. EF-S 60mm f/2.8 Macro USM Monti Peloritani, 800m [P5], 22.X.2022 Copyright © 2022 Salvatore Saitta |
Foto 2 [IMG1693] - Canon EOS 7D, ob. EF-S 60mm f/2.8 Macro USM Monti Peloritani, 800m [P5], 6.XI.2019 Copyright © 2019 Salvatore Saitta |
Foto 1 [IMG8435] - MCVE 31367 - Canon EOS 7D, ob. EF-S 60mm f/2.8 Macro USM Monti Peloritani, 630m [P14], 3.XI.2018 Copyright © 2018 Salvatore Saitta |