La Clitocybe costata è un fungo non molto comune dei boschi di latifoglie e
conifere, rinvenibile in gruppetti in autunno. Il cappello, 2-6 cm, è inizialmente convesso,
poi depresso o imbutiforme, senza umbone, sericeo feltrato, con l'orlo spesso più o meno festonato,
scanalato e inciso da tipiche costolature a forma di Y, di colore bruno-ocraceo-arancio, più carico all'orlo. Le lamelle
sono molto fitte, molto decorrenti, di colore prima crema-biancastre, poi ocreaceo-crema.
Il gambo, alto 2-5 cm, è cilindrico, fibroso, rugoso, ispessito alla base dove spesso presenta del
tomento bianco, dello stesso colore
del cappello, ma più chiaro, pieno poi cavo, con fibrille biancastre longitudinali.
La carne è bianca, fino a ocraceo-pallida, con odore forte con componente cianica;
la cuticola reagisce con KOH diventando bruno-scuro.
La Clitocybe costata è commestibile; può essere molto simile a C. gibba dalla quale differisce per il gambo concolore al cappello, la mancanza di umbone e la reazione positiva con KOH; Clitocybe alkaliviolascens si distingue per la caratteristica reazione viola della cuticola con idrossido di potassio e le lamelle gialle. Osservazioni sulle raccolte fotografate Tutte le raccolte sono state determinate macroscopicamente e tramite la reazione della cuticola al KOH; la raccolta 3 (foto 3) è stata anche confermata dall'analisi di Marino Zugna. |
Foto 3 [IMG7459] - Canon EOS 350D, ob. EF-S 60mm f/2.8 Macro USM Monti Peloritani, 850m [P1], 29.X.2008 Copyright © 2008 Salvatore Saitta |
Foto 2 [IMG3560] - Canon EOS 350D, ob. EF 17-40mm L USM Monti Peloritani, 850m [P1], 24.X.2006 Copyright © 2006 Salvatore Saitta |
Foto 1 [IMG3466] - Canon EOS 350D, ob. EF 17-40mm L USM Monti Peloritani, 850m [P1], 12.X.2006 Copyright © 2006 Salvatore Saitta |