La Melanoleuca kuehneri cresce dall'estate all'autunno inoltrato nei prati, nei sentieri,
nei margini dei boschi, tra l'erba, a piccoli gruppi. Il cappello, 3-7 cm, è dapprima convesso, poi appianato e infine
depresso con un piccolo umbone, con l'orlo rialzato, lobato, con la cuticola liscia, finemente feltrata, igrofana, di colore
variabile in base all'umidità dal grigio-brunastro a grigio-chiaro, con il centro più scuro fino a nerastro e il margine
biancastro. Le lamelle sono da adnate a subdecorrenti, fitte, di colore biancastro. Il gambo, alto 5-9 cm, è
cilindrico, talvolta flessuoso, con la superficie fibrillosa, striata, pruinosa in alto, di colore biancastro-grigio-ocraceo, più
scuro con l'età o la manipolazione. La carne è esigua, di colore biancastro nel cappello, brunastra nel gambo,
senza odore o sapore particolari. Le spore sono ellittiche, 8-9.5 x 5-6 micron, verrucose; i cheilocistidi
sono abbondanti, di tipo exscissa, 35-50 x 6-8 micron, cilindrico-fusoidi, settati; i caulocistidi sono simili. La Melanoleuca kuehneri va considerata non commestibile. La determinazione delle specie di questo gruppo è spesso complessa perchè in letteratura alcuni caratteri sono diversamente interpretati dai diversi autori. Melanoleuca cinerascens possiede colorazioni grigie uniformi e cistidi più corti; Melanoleuca favrei si diversificherebbe per il cappello dai colori più chiari, ma secondo alcuni autori può essere considerata sinonimo; Melanoleuca pseudoevenosa ha una taglia maggiore e cheilocistidi più allungati; Melanoleuca spegazzinii è una specie più piccola, con spore misuranti 7-8 x 3.5-4 micron e cistidi di 20-24 x 12-14 micron. Osservazioni sulle raccolte fotografate La raccolta 1 (foto 1) è stata determinata da Matteo Carbone che ha eseguito l'analisi microscopica dell'exsiccata; quest'ultimo non è più disponibile. |
Foto 1 - Canon EOS 350D, ob. EF 17-40mm L USM - 29/11/2006 - Copyright © 2006 Salvatore Saitta |