Il Pluteus cervinus è un fungo comune che cresce lignicolo su residui o ceppi di latifoglie,
solitario o a piccoli gruppi, sin dalla primavera. Il cappello, 4-15 cm, è conico-convesso, poi appianato, con un umbone, con
la cuticola liscia, fibrillosa in senso radiale per tutta la superficie, più evidente al centro, di colore bruno-grigiastro,
bruno-ocraceo, o anche più scuro nerastro. Le lamelle sono libere, fitte, con lamellule, ventricose, di colore biancastro con sfumature
rosa, poi rosa intenso per la deposizione sporale; il filo è biancastro. Il gambo, alto 4-15 cm, è cilindrico, bulboso alla base, di colore biancastro,
con la superficie sericea e striata in senso longitudinale da fibrille di colore nerastro, più o meno fitte e evidenti; il gambo
può risultare anche quasi completamente liscio o nerastro; la base bulbosa è biancastra. La carne è fragile nel cappello e fibrosa
nel gambo, biancastra, con odore rafanoide e sapore non significativo. Le spore sono ellissoidali, lisce, 6-8.5 x 4.5-6.5 micron (foto);
i cheilocistidi sono sferopeduncolati (foto), i pleurocistidi sono metuloidi a parete spessa (foto). Il Pluteus cervinus è considerato commestibile, ma di scarsa qualità e poco pregio. Pluteus atromarginatus cresce soprattutto su legno di conifera e si differenzia per il filo lamellare nerastro, più scuro delle lamelle. Osservazioni sulle raccolte fotografate La raccolta 1 (foto 1) è stata determinata macroscopicamente e confermata dalla microscopia; l'exsiccata è disponibile. La raccolta 2 (foto 2) mostra esemplari della stessa stazione di crescita, fotografati una ventina di giorni dopo, e non prelevati. |
Foto 1 - Canon EOS 350D, ob. EF 17-40mm L USM - 01/02/2007 - Copyright © 2007 Salvatore Saitta |
Foto 2 - Canon EOS 350D, ob. EF 17-40mm L USM - 22/02/2007 - Copyright © 2007 Salvatore Saitta |