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PLUTEUS ROMELLII (Britzelmayr) Saccardo
Nome corrente: Pluteus romellii (Britzelm.) Lapl.

Il Pluteus romellii cresce nei tronchi o residui legnosi, anche interrati, di latifoglie, isolato o a gruppetti, in primavera-autunno. Il cappello, 2-5 cm, è conico-convesso, poi appianato, leggermente depresso al centro, con un umbone non troppo accentuato, con il margine disteso, poi ondulato a maturità, con la cuticola liscia e opaca, più o meno venata al centro, ma anche molto rugosa, di colore bruno, bruno oliva, bruno-ocra, bruno scuro, più carico al disco. Le lamelle sono libere, ventricose e larghe, mediamente fitte, con lamellule, di colore bianco poi sempre più rosa per la deposizione sporale. Il gambo, 3-7 cm, è cilindrico, leggermente più largo alla base, fragile, flessuoso, liscio o fibrilloso in senso longitudinale, di colore giallo limone. La carne è fragile, di colore grigio chiaro nel cappello e giallastra nel gambo, con sapore e odore non significativi. Le spore sono subglobose, lisce, 5-7 x 4.5-6.5 micron (foto); i cheilocistidi sono abbondanti, tipicamente piriformi-sferopeduncolati (foto); i pleurocistidi sono scarsi, di forma simile ai cheilocistidi (foto); i basidi sono tetrasporici (foto).

Il Pluteus romellii è senza valore di commestibilità; è abbastanza riconoscibile macroscopicamente dalle specie vicine per i suoi colori; i simili Pluteus chrysophaeus e Pluteus phlebophorus possiedono cistidi di differente morfologia.

Osservazioni sulle raccolte fotografate
La raccolta 1 (foto 1) è stata determinata solo macroscopicamente, mentre la raccolta 2 (foto 2) è stata confermata anche dalla microscopia; per entrambe le raccolte è disponibile l'exsiccata.

Pluteus romellii foto 1
Foto 1 - Canon EOS 350D, ob. EF 17-40mm L USM - 25/11/2006 - Copyright © 2006 Salvatore Saitta


Pluteus romellii foto 2
Foto 2 - Canon EOS 350D, ob. EF-S 60mm f/2.8 Macro USM - 26/02/2008 - Copyright © 2008 Salvatore Saitta