La Psathyrella candolleana è una specie molto comune tipica già della primavera,
si presenta solitamente in gruppi numerosi nei boschi, sentieri, giardini, ceppaie o su residui di legno interrati.
Il cappello, fino a 5 cm, è emisferico o conico poi convesso appianato con umbone, con il margine involuto
o disteso, striato o fessurato e appendicolato per i resti del velo, con la superficie liscia o con qualche residuo di velo, opaca,
di colore ocra,
ocra pallido, biancastro-ocracea, più scura con il tempo umido, biancastra con il centro ocraceo con il tempo secco.
Le lamelle sono adnate, fitte, da bianche a grigio pallido, poi lilla porpora e infine bruno tabacco scuro per la maturazione delle spore, col filo
più chiaro. Il gambo è cavo, slanciato, cilindrico, talora incurvato o flessuoso per lasciare spazio agli altri esemplari fascicolati, con la superficie liscia,
bianca, un po' striata in alto per l'impronta delle lamelle. La carne è bianca, fragile e sottile, con odore insignificante. La Psathryella candolleana è senza valore di commestibilità. Osservazioni sulle raccolte fotografate La raccolta 1 (foto 1) è stata determinata solo dall'esame macroscopico. La raccolta 2 è stata determinata da Marino Zugna dopo analisi microscopica. |
Foto 2 [IMG7777] - Canon EOS 350D, ob. EF-S 60mm f/2.8 Macro USM Monti Peloritani, 450m [P2], 20.XI.2008 Copyright © 2008 Salvatore Saitta |
Foto 1 [IMG2668] - Canon EOS 350D, ob. EF 17-40mm L USM Monti Peloritani, 450m [P2], 14.VI.2006 Copyright © 2006 Salvatore Saitta |