La Russula sororia è una specie diffusa in zona mediterranea che cresce nei boschi di latifoglie, specialmente Quercus, a piccoli gruppi,
dall'estate all'autunno. Il cappello, 3-10 cm, è inizialmente emisferico-convesso, poi disteso e infine depresso, con
l'orlo fortemente striato, lobato, con la cuticola liscia, lucente con il tempo umido, di colore bruno bistro, bruno fuligginoso,
con il disco più scuro fino a nerastro e il margine più chiaro, talvolta macchiato di bruno-ruggine. Le
lamelle sono
adnate, poco fitte a maturità, di colore biancastro-crema, macchiate di rosso-bruno ruggine con l'età e la corrusione.
Il gambo, alto 4.5-7 cm, è cilindrico, attenuato in alto e in basso o ancora ricurvo, con la superficie corrugata,
pruinosa in alto, di colore biancastro macchiato di bruno ruggine. La carne è soda, biancastra con macchie bruno-rossastre,
con sapore molto acre e odore spermatico deciso alla sezione. Le spore sono ovoidali, con verruche basse, non reticolate e
senza creste, 6-8 x 4.5-6 micron (foto). La Russula sororia è non commestibile se non addirittura tossica come tutte le Russula a sapore piccante. Russula amoenolens, sua sosia, ha una taglia più piccola, non presenta macchie rugginose sulla superficie, ha un odore di crostacei cotti come R. amoenicolor o L. volemus, poi spermatico, e spore più allungate. Osservazioni sulle raccolte fotografate Le due raccolte fotografate sono state determinate come tali fondamentalmente per il vistoso imbrunimento e per l'odore nettamente spermatico, pur permanendo dei dubbi per alcune caratteristiche compatibili con R. amoenolens; il test al guaiaco non è stato effettuato. |
Foto 2 - Canon EOS 350D, ob. EF-S 60mm f/2.8 Macro USM - 14/11/2007 - Copyright © 2007 Salvatore Saitta |
Foto 1 - Canon EOS 350D, ob. EF-S 60mm f/2.8 Macro USM - 06/11/2007 - Copyright © 2007 Salvatore Saitta |