Il Tricholoma equestre cresce nei boschi di aghifoglie e misti, presso Quercus ilex,
in autunno. Il cappello, 5-10 cm, è carnoso, convesso-campanulato, poi aperto con umbone, con il margine involuto
poi disteso, con la cuticola asciutta e vellutata al centro ma vischiosa con il tempo umido, di colore giallo dorato
con squamule o fibrille più scure, bruno-ottone o bruno-rossastre più scure al disco. Le lamelle sono
smarginate o sublibere, fitte, di colore giallo intenso, giallo dorato, giallo zolfo o citrino, più
scure con la vecchiaia.
Il gambo, alto 6-9 cm, è tozzo, grosso, cilindrico con la base clavata, dello stesso colore del cappello con qualche
fioccosità sparsa, spesso profondamente infisso nel terreno. La carne è bianca, ocraceo-giallastra sotto
la cuticola o ai bordi del gambo, con odore molto gradevole e sapore dolce. Le spore sono ellissoidali o amigdaliformi e
misurano 6.5-7.5 x 3.5-5 micron. Il Tricholoma equestre, un tempo apprezzato buon commestibile, è ora considerato velenoso dopo una serie di avvelenamenti, con esito anche mortale, avvenuti in Francia; allo stato attuale la raccolta e commercializzazione è proibita in tutto lo stato italiano. Può essere confuso con Tricholoma sulphureum che ha lamelle più spaziate, odore sgradevole di gas illuminante e spore più grandi. Osservazioni sulle raccolte fotografate Tutte le raccolte sono state determinate macroscopicamente. |
Foto 3 [IMG3249] - Canon EOS 7D, ob. EF-S 60mm f/2.8 Macro USM Monti Peloritani, 350m [P7], 12.XII.2014 Copyright © 2014 Salvatore Saitta |
Foto 2 [IMG3688] - Canon EOS 350D, ob. EF 17-40mm L USM Monti Peloritani, 350m [P7], 12.XII.2006 Copyright © 2006 Salvatore Saitta |
Foto 1 [IMG3606] - Canon EOS 350D, ob. EF 17-40mm L USM Monti Peloritani, 350m [P7], 17.XI.2006 Copyright © 2006 Salvatore Saitta |