Il Colus hirudinosus è una specie rara che cresce nei terreni sabbiosi o concimati, in autunno.
Il carpoforo è inizialmente rinchiuso nel velo generale di forma ovoidale, attorno ai 2 cm di diametro, di colore biancastro,
che permane poi nel fungo adulto come volva, con ife miceliari biancastre che lo collegano al substrato di crescita.
Con lo sviluppo l'esoperidio si presenta in forma allungata, fino a 3-4 cm di altezza, con
una serie di rami ascendenti di colore rosa-aranciato sempre più carico che partono da un gambo comune, all'interno della volva,
e confluiscono in una zona apicale a forma di disco a maglie strette, di colore rossastro-rosso scuro, ricoperto dalla gleba
deliquescente verdastro-oliva-nerastra, con odore repellente per attirare gli insetti che contribuiscono così
alla dispersione delle spore. La carne è fragile, porosa, biancastra, con odore nauseante di feci. Il Colus hirudinosus è ovviamente non commestibile. Ad un esame sommario può essere confuso con Clathrus ruber, di taglia maggiore e ben diverso per la conformazione dell'esoperidio. Osservazioni sulle raccolte fotografate Tutte le raccolte sono state determinate con l'analisi macroscopica, sufficiente per il riconoscimento. É disponibile l'exsiccata della raccolta 1 (foto 1) e della raccolta 3 (foto 3). |
Foto 1 [IMG5543] - Canon EOS 350D, ob. EF-S 60mm f/2.8 Macro USM Monti Peloritani, 350m [P7], 20.XII.2007 Copyright © 2007 Salvatore Saitta |
Foto 2 [IMG5552] - Canon EOS 350D, ob. EF-S 60mm f/2.8 Macro USM Monti Peloritani, 350m [P7], 26.XII.2007 Copyright © 2007 Salvatore Saitta |
Foto 3 [IMG7990] - Canon EOS 350D, ob. EF-S 60mm f/2.8 Macro USM Monti Peloritani, 350m [P7], 26.XII.2008 Copyright © 2008 Salvatore Saitta |