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RUSSULA AMOENA Quélet
Nome corrente: Russula amoena Quélet

La Russula amoena è una specie tipica delle zone appenniniche, mentre è rara in zona mediterranea, dove cresce nei boschi misti di conifere e querce. Il cappello, 2-5 cm di diametro, è inizialmente emisferico, poi convesso, depresso al centro, infine imbutiforme, con il margine involuto, poi disteso, con la superficie liscia, pruinosa specialmente nel giovane, vellutata, di colore rosa-porpora-violetto, raramente macchiato di giallo-verdastro. Le lamelle sono adnate, fitte, basse, fragili, di colore crema, poi più scure con l'età. Il gambo, alto 3-6 cm, è compatto, poi farcito, cilindrico, spesso ricurvo, attenuato alla base, liscio, vellutato, pruinoso nel giovane, di colore biancastro con zone rosato-rossastre più o meno diffuse, anche interamente colorato. La carne è esigua, bianca, violetto fucsia con Fenolo, con sapore dolce in ogni parte e odore caratteristico di pesce (aringa o gamberetti cotti). Le spore sono ovoidali, verrucose, crestate, più o meno reticolate, 6-8 x 5.5-7 micron; i cheilocistidi sono abbondanti, allungati, terminanti a forma di sciabola, stretti, 5-8(10) micron; i pleurocistidi sono invece molto scarsi, simili ai cheilo. La pileipellis è formata da peli caratteristici a forma di lesina, lunghi fino a 100 micron, con l'elemento basale corto e più o meno rigonfio, 7-14 micron di diametro.

La Russula amoena è da considerarsi non commestibile. Si distingue da Russula amoenicolor per la taglia più minuta, la diversa reazione al fenolo, i pleurocistidi (larghi 12-18 micron in R. amoenicolor).

Osservazioni sulle raccolte fotografate
La raccolta 1 (foto 1) è stata determinata da Marino Zugna, che ha effettuato l'analisi dell'exsiccata: quest'ultimo è disponibile.

Russula amoena foto 1
Foto 1 - Canon EOS 350D, ob. EF-S 60mm f/2.8 Macro USM - 22/11/2007 - Copyright © 2007 Salvatore Saitta