La Russula amoenicolor è una specie molto comune in zona mediterranea,
in boschi di latifoglie e conifere. Il cappello, di 4-10 cm,
è rotondeggiante, poi convesso e infine disteso con centro depresso, con il margine striato, cuticola asciutta e opaca,
vellutata, spesso finemente screpolata all'orlo, di colore variabile dal rosso vinaccia al blu-rosa-violetto, con tratti verdastri
più o meno diffusi. Le lamelle sono adnate, fitte, con lamellule, di colore bianco-crema con il filo concolore o rossastro.
Il gambo è cilindrico, corto, attenuato verso la base, pieno, pruinoso e vellutato, di colore bianco sfumato
di rosa-violetto. La carne è bianca, compatta, con un tipico odore di pesce (aringa o gamberetti cotti) e sapore dolce.
Le spore sono ovoidali, verrucose e reticolate, e misurano 7-8 x 6-7 micron (foto).
La Russula amoenicolor è commestibile. Può essere confusa con Russula amoena, la quale presenta
raramente tonalità verdastre sul cappello ed è inoltre molto rara in zona
mediterranea ma comune nei misti castagno e abete bianco degli Appennini.
Osservazioni sulle raccolte fotografate
La raccolta 1 (foto 1) e
la raccolta 2 (foto 2) sono state determinate solo
macroscopicamente; la raccolta 3 (foto 3)
è stata confermata anche dalla microscopia; l'exsiccata è disponibile.
La raccolta 4 (foto 4) è stata confermata
dalla microscopia, mentre la raccolta 5 (foto 5) è stata determinata solo
macroscopicamente. Tutti gli esemplari sono stati trovati in una stazione
che fruttifica puntualmente ogni anno.
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